martedì 29 novembre 2011

Una Profezia

Ma non attraverso le istituzioni politiche in special modo si manifesterà la rovina universale, o il progresso universale; perché il nome m’importa poco. Sarà attraverso l’avvilimento dei cuori.

Ho forse bisogno di dire che quel pò di politica che resterà si dibatterà penosamente fra le strette dell’animalità generale, e che i governanti saranno obbligati, per durare e per creare un simulacro d’ordine, a ricorrere a sistemi che farebbero fremere la nostra umanità attuale, per quanto indurita?...

Allora, quel che somiglierà alla virtù, - che dico, - tutto quello che non sarà più ardore per Pluto verrà considerato una ridicolaggine immensa.... Forse questi tempi sono molto vicini; chissà anche se non siano già venuti, e se l’ispessirsi della nostra natura non sia il solo ostacolo che ci impedisce di ben considerare l’ambiente in cui respiriamo!...

Sperduto in questo brutto mondo, spinto a gomitate dalla folla, sono come un uomo stregato il cui sguardo non vede, dietro di sé, negli anni profondi, che disillusione e amarezza, e davanti a sé soltanto una burrasca che non contiene niente di nuovo, né insegnamento, né dolore... Tuttavia lascerò queste pagine, - perché voglio datare la mia collera. Tristezza.

Charles Baudelaire, Fusée 1855-1862