martedì 29 marzo 2011

Equilibrio

Fin dai tempi antichi gli uomini riflettevano su che cos’è l’intelligenza e che cos’è la stupidità. A questo proposito, io ricordo il caso seguente: quando mia zia mi ha regalato la scrivania, io mi sono detto: «Ecco qua, mi siedo al tavolo, e il primo pensiero che comporrò a questo tavolo sarà particolarmente intelligente». Ma a comporre un pensiero particolarmente intelligente non ci sono riuscito. Allora mi sono detto: «Va bene. Non sono riuscito a comporre un pensiero particolarmente intelligente, allora comporrò un pensiero particolarmente stupido». Ma anche a comporre un pensiero particolarmente stupido, non ci sono riuscito. Tutte le cose estreme da fare sono molto difficili. Le parti centrali si lascian trattare più facilmente. Il centro esatto non richiede nessuno sforzo.
Il centro è l’equilibrio. Lì, non c’è nessuna lotta.

Daniil Charms, Disastri, Marcos y Marcos

venerdì 18 marzo 2011

Storie, testimonianze, dati per riflettere e progettare il futuro


Lunedì 28 marzo alle ore 18, presso il Teatro Furio Camillo di Roma, l’Ass. Cult. Spazi dell’anima presenta al pubblico i risultati del progetto POLVERE DI SOGNI, realizzato con la finalità d’indagare, attraverso la raccolta di storie di vita e di dati qualiquantitativi, le ombre e soprattutto le luci del dialogo interculturale nel territorio cittadino con focus specifico su quello del IX Municipio di Roma.
L’incontro ospiterà le istituzioni e personalità vicine alle tematiche della migrazione, che racconteranno la loro esperienza sul campo e si metteranno a disposizione per rispondere alle domande del pubblico.
La compagnia teatrale del teatro leggerà poi stralci dalle interviste raccolte e verrà offerto, alla fine, un aperitivo a tutti coloro che avranno partecipato all’evento.
Il progetto è stato possibile grazie al contributo del Consiglio Regionale del Lazio, alla collaborazione della Presidenza e dell’Assessorato alle politiche sociali del IX Municipio e di altre associazioni e istituzioni operanti nel quartiere Appio Latino.

Lunedì 28 marzo 2011
Ore 18
Storie, testimonianze, dati per riflettere e progettare il futuro
Teatro Furio Camillo
Via Camilla 44

lunedì 7 marzo 2011

Incontro con Ermanno Bencivenga

















Abbiamo pubblicato, su questo blog, vari racconti del filosofo e saggista Ermanno Bencivenga e ora siamo lietissimi di poterlo ospitare nella sede romana della nostra associazione, domenica 20 marzo 2011 alle 18,00, per discutere e conversare con lui dei suoi ultimi libri Parole in gioco e La filosofia in 52 favole.  Nel primo delinea quella che deve essere l’azione del filosofo: esplorare sempre volti inediti del linguaggio e della realtà, mai pago di quanto è assodato, di quello che detta l'uso corrente, analogamente a ciò che fanno i bambini quando giocano con gli oggetti, montandoli e smontandoli fino a creare qualcosa di nuovo. Nel secondo, ancora invitandoci a lasciarci andare allo stupore e all'incantamento dei bambini, Ermanno Bencivenga ha addirittura scelto il linguaggio delle favole per illustrarci i temi chiave sui quali la filosofia si interroga da sempre.

L'evento è gratuito e aperto a tutti, si gradisce una mail di conferma.


Incontro con Ermanno Bencivenga
Domenica 20 marzo 2011, ore 18
in Via Carlo Denina 72

venerdì 4 marzo 2011

Percezione e reazione

C’è una signora in viaggio. Va all’aeroporto, e scopre che il suo volo partirà con due ore di ritardo, così si siede e legge un libro. È un poco annoiata, si alza, va nel negozio accanto e compra i suoi biscotti preferiti. Poi si siede di nuovo, appoggia il pacchetto dei biscotti sulla sedia accanto ed inizia a mangiarli. Nel frattempo le sorge la necessità di andare alla toilette, così vi si reca e poi ritorna verso il posto a sedere. Ma mentre torna vede che un piccolo uomo si è seduto sulla sedia vicino alla sua e sta mangiando i biscotti. Rimane sconcertata.
Ad ogni modo, si siede, prende un altro biscotto e lo mangia. L’uomo prende anche lui un altro biscotto, la guarda sorridendo e se lo mangia. E lei pensa: “Ma che maniere! E non mi chiede neppure se ne può prendere!”. Comunque, lei prende un altro biscotto, e lui pure ne prende un altro. La rabbia di lei comincia a montare. Alla fine rimane solo un biscotto nel pacchetto. L’uomo la guarda sorridendo, prende il biscotto, lo rompe in due, dà a lei una metà e si mette in bocca l’altra metà. Arrabbiatissima, lei mangia il suo mezzo biscotto e se ne va via.
Giunge finalmente il momento di partire. La signora sale sull’aereo, decollano, e lei fa per rimettere il passaporto nella propria borsa. Apre dunque la borsa e scopre che il suo pacchetto di biscotti è proprio lì: aveva mangiato per tutto il tempo i biscotti dell’altro!



“Se le porte della percezione fossero sgomberate, ogni cosa apparirebbe così com’è, infinita." (William Blake)