lunedì 30 giugno 2014

Filosofia d'estate allo Spazio dell'Anima

Nel mese di luglio 2014 per tre lunedì - il 7, il 14 e il 21 alle 19,30 allo Spazio dell'anima  - in via Carlo Denina 72 - la Società Italiana per la Filosofia in Pratica e la Scuola popolare di filosofia e cittadinanza ospitano tre autori che appassionatamente praticano la filosofia. 
Arcangela Miceli con Ludosofia,  Moreno Montanari con Vivere la filosofia e Nicoletta Poli con Vite contro vento.

se sei interessato contattaci info@spazidellanima.it



mercoledì 11 giugno 2014

Vagueness e razionalità


La razionalità, etica e storica, della quale ha bisogno il XXI secolo, non è più soltanto quella della "precisione" (Peirce) che delimita costantemente per meglio definire, che misura e commisura. Il semiologo Peirce ha anzi suggerito, nel XIX secolo, che una «indeterminazione» iniziale è più comprensiva della precisione: si tratta di affinare una vagueness capace non solo di dedurre ma anche di antivedere; vagueness dunque e «chiaroveggenza» sono l'orizzonte del nostro comprendere e giudicare, agire rispettando ed eludendo, in un'«agilità dell'immaginazione creatrice» che sembra davvero prossima ai Six memos di Italo Calvino.

Ogni razionalità, secondo Peirce, implica, mette in gioco. e si fa responsabile di futuro: "La conclusione di un vero Ragionamento deve rinviare al Futuro. Dal momento che la sua significazione rinvia all'agire e poiché si tratta di una conclusione ragionata  essa deve rinviare a un comportamento meditato, che è una condotta controllabile» (Peirce, Issues of Pragmaticism)".

Da Carlo Ossola "L'imprecisione ha la sua Forza" Domenica 24, 24 giugno 2014


martedì 3 giugno 2014

La storia dell'ego



Un giorno Dio fu sorpreso di ricevere dall’Ego la richiesta di un incontro. Essendo amorevole e compassionevole, gli concesse un appuntamento.
Quando l’Ego fu alla Sua presenza, prima che parlasse, Dio gli chiese: “Perché sei così triste e angosciato? Cosa ti turba?” L’Ego rispose: “Santità, come posso non essere triste quando tutti, su Vostro comando, cercano di eliminarmi? Vi prego, aiutatemi!” Dio ebbe compassione e chiese: “Cosa posso fare per te?” L’Ego rispose: ”Santità, comandate che smettano di farlo!” Dio disse: “Mi spiace davvero, ma non posso, perché non sarebbe bene per te. Fammi piuttosto un’altra richiesta”. L’Ego disse: “Maestà, se non volete esaudirmi, allora fatemi questo dono: qualsiasi metodo, qualsiasi farmaco le persone creino per eliminarmi, diventi cibo per la mia sopravvivenza”. Dio, essendo amorevole e compassionevole, acconsentì a quella richiesta, ma aggiunse: “Ricordati che, nel momento in cui le persone smetteranno i loro sforzi per eliminarti, allora morirai”.

L’Ego, soddisfatto, ritornò sulla terra. Divenne molto forte e potente. Ogni metodo escogitato per eliminarlo diveniva per lui cibo, perciò era invincibile. Finché le persone si sforzavano di eliminarlo, non aveva motivo alcuno di preoccuparsi, e se ne stava sereno e indisturbato. Invece coloro che avevano cercato invano in ogni modo di ucciderlo, e vivevano una grande frustrazione, chiesero infine udienza a Dio, che la concesse immediatamente. Quando furono alla Sua presenza, chiese loro: “Perché siete tutti tristi e preoccupati? Cosa vi turba?” Ed essi risposero: “Santità, ci avete comandato di eliminare l’Ego: abbiamo provato con tutti i mezzi, ma senza successo. Al contrario, più ci proviamo, più diviene forte. Non sappiamo più cosa fare: per favore, aiutateci!” Dio ebbe compassione di loro, e disse: “ I vostri metodi e i vostri sforzi producono nuova vita per l’Ego e lo rendono sempre più forte. D’ora in poi non praticate alcun metodo e non fate alcuno sforzo per eliminarlo. Si estinguerà da sé”.

Obbedendo alle istruzioni di Dio, le persone smisero di sforzarsi per eliminare l’Ego. L’assenza di sforzo consentì alla mente di rilassarsi e condusse al completo silenzio. Quel silenzio fece comprendere all’Ego che la sua fine era vicina ed ebbe paura. Immediatamente chiese di essere ricevuto da Dio, che lo accolse prontamente.
Quando fu al Suo cospetto, Dio gli chiese:” Ego, cosa ti preoccupa?” L’Ego rispose: “Maestà, la mia vita è in pericolo. Le persone non stanno facendo più alcuno sforzo per eliminarmi. Temo che la mia fine sia vicina. Per favore, aiutatemi!” Dio gli chiese: “Cosa posso fare per te?” L’Ego rispose: “Santità, non voglio morire. Dite a tutti di sforzarsi in ogni modo di eliminarmi, così che io possa sopravvivere!” Dio disse: “Mi spiace, non posso, perché non sarebbe bene per te. Fammi piuttosto un’altra richiesta”.  L’Ego disse: “O Dio pietoso e compassionevole, il mio unico desiderio è di vivere permanentemente. Concedimi la vita eterna!” Dio ebbe compassione e gli disse: “Ego, non temere. Quando le persone non fanno alcuno sforzo per eliminarti, esse realizzano che ciò che tu stai in realtà cercando sono Io, la Vita Eterna; solo che Mi stai cercando nella direzione sbagliata. Anche tu comprenderai che la tua reale vocazione è servire Me, e non i tuoi scopi. Solo morendo all’ignoranza potrai scoprire la tua vera vocazione, cioè la Vita Eterna. Rinuncia all’ignoranza e abbandonati a Me; in questo modo diverrai il Mio veicolo. Il tuo desiderio di divenire giungerà alla fine e potrai manifestare in te e attraverso te la Mia vita, così come la Luna manifesta la luce del Sole. Questo modo di vivere si chiama dispiegamento. Significa manifestare le Mie qualità nelle relazioni. In questo modo tu vivrai in eterno, servendo Me”.

L’Ego era davvero felice e ritornò sulla terra. Ora tutti si accorsero che  era silenzioso, ma senza di lui si ritrovarono incapaci di relazionarsi nel mondo. Essi avevano bisogno dell’Ego. Perciò chiesero nuovamente di essere ricevuti da Dio, che subito acconsentì. Quando furono al Suo cospetto, Egli chiese loro: “Cosa vi preoccupa?” E loro risposero: “Maestà, abbiamo scoperto di aver bisogno dell’Ego per operare nel mondo. Senza Ego siamo come una stanza senza porta. Per favore, aiutateci!” Dio rispose: “Scopo dell’Ego è servire Me, dispiegare la Mia vita, non il divenire. Dialogate con l’Ego, rendetelo capace di comprendere la sua vera vocazione e aiutatelo ad abbandonarsi a Me”.

Tutti furono felici e tornarono sulla terra a dialogare con l’Ego. L’Ego, che già conosceva la sua vocazione, rinunciò all’ignoranza e si abbandonò a Dio. Egli divenne il veicolo di Dio e ricevette il dono dell’immortalità: la Vita Eterna.


http://www.interdependence.eu/newsletter/88-testi/riflessioni/471-tre-parabole.html