venerdì 4 marzo 2011

Percezione e reazione

C’è una signora in viaggio. Va all’aeroporto, e scopre che il suo volo partirà con due ore di ritardo, così si siede e legge un libro. È un poco annoiata, si alza, va nel negozio accanto e compra i suoi biscotti preferiti. Poi si siede di nuovo, appoggia il pacchetto dei biscotti sulla sedia accanto ed inizia a mangiarli. Nel frattempo le sorge la necessità di andare alla toilette, così vi si reca e poi ritorna verso il posto a sedere. Ma mentre torna vede che un piccolo uomo si è seduto sulla sedia vicino alla sua e sta mangiando i biscotti. Rimane sconcertata.
Ad ogni modo, si siede, prende un altro biscotto e lo mangia. L’uomo prende anche lui un altro biscotto, la guarda sorridendo e se lo mangia. E lei pensa: “Ma che maniere! E non mi chiede neppure se ne può prendere!”. Comunque, lei prende un altro biscotto, e lui pure ne prende un altro. La rabbia di lei comincia a montare. Alla fine rimane solo un biscotto nel pacchetto. L’uomo la guarda sorridendo, prende il biscotto, lo rompe in due, dà a lei una metà e si mette in bocca l’altra metà. Arrabbiatissima, lei mangia il suo mezzo biscotto e se ne va via.
Giunge finalmente il momento di partire. La signora sale sull’aereo, decollano, e lei fa per rimettere il passaporto nella propria borsa. Apre dunque la borsa e scopre che il suo pacchetto di biscotti è proprio lì: aveva mangiato per tutto il tempo i biscotti dell’altro!



“Se le porte della percezione fossero sgomberate, ogni cosa apparirebbe così com’è, infinita." (William Blake)