lunedì 28 febbraio 2011

Giardiniere - una riflessione

Certo che, se non avessi fatto lo scrittore, avrei potuto diventare giardiniere”, confidò Anton Pavlovič Čechov a un amico. (…) Un Čechov giardiniere si sarebbe trovato agli antipodi della vita brillante dello scrittore famoso e acclamato. Il giardiniere vive ai margini della mondanità, limitandosi a curare lo scenario dove altri reciteranno la loro parte. Umile nel senso letterale del termine, si applica giorno dopo giorno a un silenzioso corpo a corpo con la terra, in paziente contatto con la natura, in questa intimità trovando, talvolta, la sua beatitudine. (…) Il religioso e il giardiniere sono le due facce di ora et labora: una postura contemplativa, un modo di essere che predispone ad avvertire, senza schermo di distrazioni, in nudità interiore assoluta, insieme alla desolazione, la sconvolgente bellezza del mondo.

 

di PIA PERA (Anton Čechov, Tre racconti, a cura d Pia Pera, Roma, Voland 2011)