Ecco perché la parte migliore della nostra memoria è fuori di noi, nel soffio d'un vento di pioggia, nell'odor di rinchiuso di una camera o nell'odore d'una prima fiammata, ovunque ritroviamo di noi stessi quel che la nostra intelligenza, non sapendo come impiegarlo, aveva disprezzato: l'ultima riserva del passato, la migliore, quella che, quando tutte le nostre lagrime sembrano esaurite, sa farci piangere ancora.