lunedì 17 settembre 2012

Ecologia Profonda

La nuova visione della realtà è una visione ecologica in un senso che va molto oltre le preoccupazioni immediate della protezione dell’ambiente. Per sottolineare questo significato più profondo dell’ecologia, filosofi e scienziati hanno cominciato a fare una distinzione fra ‘ecologia profonda’ e ‘ambientalismo superficiale’.

Mentre l’ambientalismo superficiale è interessato a un controllo e a una gestione più efficienti dell’ambiente naturale a beneficio dell’uomo, il movimento dell’ecologia profonda riconosce che l’equilibrio ecologico esige mutamenti profondi nella nostra percezione del ruolo degli esseri umani nell’ecosistema planetario. In breve, esso richiederà una nuova base filosofica e religiosa.

L’ecologia profonda è sostenuta dalla scienza moderna e in particolare dal nuovo approccio sistemico, ma è radicata in una percezione della realtà che va al di là della cornice scientifica per attingere a una consapevolezza intuitiva dell’unità di ogni forma di vita, dell’interdipendenza delle sue molteplici manifestazioni e dei suoi cicli di mutamento e di trasformazione.

Quando il concetto dello spirito umano è inteso in questo senso, come il modo di coscienza in cui l’individuo si sente connesso al cosmo nella sua totalità, diventa chiaro che la consapevolezza ecologica è veramente spirituale. In effetti l’idea che l’individuo sia connesso al cosmo si esprime nella radice latina della parola religione, religare (‘legare’, ‘fissare’), oltre che nel sanscrito yoga che significa unione.

F.Capra – Il punto di svolta – Feltrinelli 1980-2008