giovedì 19 maggio 2011

La mappa e il territorio

"E' molto bello il vostro pianeta. Ci sono degli oceani?" "Non lo posso sapere", disse il geografo. "Ah! (il piccolo principe fu deluso). E delle montagne?" "Non lo posso sapere", disse il geografo. "E delle città e dei fiumi e dei deserti?" "Non lo posso sapere", disse il geografo. "Ma siete un geografo!" "Esatto", disse il geografo, "ma non sono un esploratore. Manco completamente di esploratori. Non è il geografo che va a fare il conto delle città, dei fiumi, delle montagne, dei mari, degli oceani e dei deserti. Il geografo è troppo importante per andare in giro. Non lascia mai il suo ufficio, ma riceve gli esploratori, li interroga e prende appunti sui loro ricordi. E se i ricordi di uno di loro gli sembrano interessanti, il geografo fa fare un'inchiesta sulla moralità dell'esploratore". (…) "Dunque, quando la moralità dell'esploratore sembra buona, si fa un'inchiesta sulla sua scoperta". "Si va a vedere?" "No, è troppo complicato. Ma si esige che l'esploratore fornisca le prove. Per esempio, se si tratta di una grossa montagna, si esige che riporti delle grosse pietre". (…) "O anche un fiore." "Noi non annotiamo i fiori," disse il geografo. "Perché? Sono la cosa più bella." "Perché i fiori sono effimeri." (…) "Le geografie", disse il geografo, "sono i libri più preziosi fra tutti i libri. Non passano mai di moda. E' molto raro che una montagna cambi di posto. E' molto raro che un oceano si prosciughi. Noi descriviamo delle cose eterne".

Saint-Exupéry A. [1943], Il piccolo principe, Bompiani, Milano, 1994.