"Le città
invisibili sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili"
Italo Calvino, conferenza del 29 Marzo
1983 alla Columbia University di New York
« È delle città come dei sogni: tutto l'immaginabile può essere
sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio,
oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di
desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro
regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un'altra.»
(…)
«L'inferno
dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui,
l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci
sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e
diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed
esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e
cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.»
Italo Calvino, Le Città Invisibili, 1972