Mi ricordo che una sera, quando ormai era sicuro che il Grado Zero sarebbe stato
pubblicato da Seuil, camminando lungo il boulevard Saint-Michel arrossii da
solo al pensiero che il libro non potesse più tornare indietro.
Questo
sentimento di panico mi prende ancor oggi, dopo aver scritto certi testi (non
parlo neanche della mia ripugnanza, che è in fin dei conti una paura, a
rileggere i miei libri passati): tutto
d’un colpo il potere delle parole mi appare esorbitante, la loro responsabilità
insostenibile, mi sento troppo debole dinanzi alla mia stessa scrittura.
R. Barthes, Autopresentazione in: a
cura di G. Marrone, Scritti. Società, testo, comunicazione, Einaudi,
Torino 1998.