Sta
cominciando una cosa, a Parma, che si chiama Taste of Future, e che vuole
accreditare, come si dice, Parma come «Città del buon gusto». Siccome la cosa
la fanno a Parma, ed è pubblicizzata dal comune di Parma, a me sembrerebbe una
cosa di dubbio gusto il fatto di dire di sé «Noi siamo la città del buon
gusto», se non fosse che io, ogni volta che sento parlare di Buon gusto, mi
viene in mente, a parte quel fincipit che dice «Una rotonda sul mare, è mia
sorella che nuota», a parte quello, quando sento parlare di Buon gusto mi viene
in mente un saggio di Gleizes e Metzinger del 1912, se non ricordo male, che si
intitola Du cubisme, Sul cubismo, se non ricordo male, e in quel saggio lì i
due pittori cubisti Gleizes e Metzinger scrivevano che era finita l’era del
buon gusto e del cattivo gusto e che c’era solo il gusto. Nel 1912, 102 anni
fa.