mercoledì 11 giugno 2014

Vagueness e razionalità


La razionalità, etica e storica, della quale ha bisogno il XXI secolo, non è più soltanto quella della "precisione" (Peirce) che delimita costantemente per meglio definire, che misura e commisura. Il semiologo Peirce ha anzi suggerito, nel XIX secolo, che una «indeterminazione» iniziale è più comprensiva della precisione: si tratta di affinare una vagueness capace non solo di dedurre ma anche di antivedere; vagueness dunque e «chiaroveggenza» sono l'orizzonte del nostro comprendere e giudicare, agire rispettando ed eludendo, in un'«agilità dell'immaginazione creatrice» che sembra davvero prossima ai Six memos di Italo Calvino.

Ogni razionalità, secondo Peirce, implica, mette in gioco. e si fa responsabile di futuro: "La conclusione di un vero Ragionamento deve rinviare al Futuro. Dal momento che la sua significazione rinvia all'agire e poiché si tratta di una conclusione ragionata  essa deve rinviare a un comportamento meditato, che è una condotta controllabile» (Peirce, Issues of Pragmaticism)".

Da Carlo Ossola "L'imprecisione ha la sua Forza" Domenica 24, 24 giugno 2014